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Vita Cattolica 6 dicembre 2017

Safet Zec ad «Arte per credere»
Sarà la millenaria Abbazia di Rosazzo la prestigiosa e suggestiva cornice della mostra dedicata all’artista bosniaco Safet Zec che sarà inaugurata martedì 12 dicembre alle 18.
«Exodus – Arte per credere» – questo il titolo della personale di Zec – si tiene nell’ambito della rassegna biennale, giunta alla sua nona edizione, ideata e voluta dalla Fondazione Abbazia di Rosazzo attiva, ormai da anni, nel promuovere l’arte nelle sue più diverse forme e attraverso nuovi linguaggi. L’allestimento, realizzato nella chiesa e nell’ex tribunale dell’Abbazia, vanta – oltre ad altre opere dell’artista – i suoi grandi teleri dedicati all’attuale tema delle migrazioni, teleri che fino al 30 novembre sono stati esposti nella Chiesa della Pietà, in Riva degli Schiavoni a Venezia.

Il ciclo delle tele, dalle grandi dimensioni, realizzato con tecnica mista (dall’olio alla tempera, dal collage al disegno) raffigura la presa di posizione dell’artista contro ogni forma di guerra e contro la tragedia delle migrazioni e della fuga. Evidenzia Giandomenico Romanelli in «Naufragi», un capitolo del catalogo: «È davvero una costruzione mastodontica e terribile nella quale confluiscono tutte le sue esperienze e il suo dramma personale, il suo orrore della guerra e la pietà per le vittime, di qualsiasi lingua, colore, nazionalità ed etnia ma unite nella disperazione del futuro, nella inguaribile follia della guerra, delle morti, dei lutti, della violenza che l’uomo esercita sull’uomo ». La realizzazione della mostra è stata resa possibile da: Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia di Udine, Comune di Manzano, Comune di Corno di Rosazzo, Comune di San Giovanni al Natisone, Banca di Credito Cooperativo di Manzano, Banca Popolare di Cividale, Generali Assicurazioni di Manzano, Livon Arredamenti, Calligaris, Livio Felluga, Frag, Fondazione Friuli, Gurisan Sedie, ILCAM, IN’S Mercato, Linea Fabbrica, Metal World, Pali, Palma, Pettarini, Piussi, Šuma.

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